Accidenti che freddo. Siamo passati dalle belle, assolate, giornate d'autunno alla grandine grossa come noci nel giro di un weekend. Mentre mi chiedo come sia possibile tutto ciò, e ringrazio di non aver beccato uno di quei "chicchi" diritti in testa, mi rendo conto che era anche ora. Insomma, Novembre sta quasi per finire, gli alberi si sono tinti già da un pezzo di sfumature che variano dall'arancione al giallo, dal rossiccio al marrone...era un tantino troppo pretendere ancora cieli sereni, e temperature primaverili. Dunque, avvolta nel mio fidato plaid - che funge un pò da coperta di Linus, un pò da paraspifferi - posso rimettermi a sfornare e spentolare a tutto spiano senza temere di sciogliermi come burro da chiarificare. Cambia il tempo, cambia anche il ricettario. E a tal proposito, ho una piccola riflessione da fare frutto della mia ultima visita al supermercato. Ora, comincio col dire che io non ho nulla contro le banane. E' un frutto saporito, forse un tantino troppo dolce, ma decisamente versatile in cucina e particolarmente pratico da portarsi in giro per uno spuntino fuori porta. E non ho nulla contro il Guatemala, Paese che non ho mai visitato ma di cui ho sentito meraviglie, indubbiamente lontano quanto affascinante culturalmente e gastronomicamente parlando. Dicevo, non ho nulla contro le banane, nè contro i paesi latini. Ma davvero, cari acquirenti, avete bisogno di comprare al supermercato le banane che vengono nientepopodimenoche dal Guatemala quando l'autunno, da noi, regala certe meraviglie? I cachi, per esempio. Da consumare in poco tempo, perchè delicatissimi, eppure cosi saporiti. La polpa è morbida, quasi fondente, tanto che c'è chi li preferisce mangiare col cucchiaio. Io ve li propongo in un morbido dessert al cucchiaio, con l'aroma delicato del latte aromatizzato alla vaniglia e quello più intenso e deciso del cioccolato. Una ricetta tanto facile quanto di sicuro effetto
Ingredienti
- 500 ml di latte intero
- 500 ml di panna (io ho usato quella vegetale)
- 7 fogli di colla di pesce Pane Angeli
- 1 bacca di vaniglia
- 120 gr di zucchero semolato
- 4 cucchiai di zucchero di canna
- 300 gr di polpa di cachi (io ho usato quelli vaniglia)
- 3 cucchiai di zucchero grezzo
- 1 bicchierino di rhum
- 250 gr di cioccolato fondente
Preparazione
Tagliamo i cachi a pezzettoni, frulliamo con un passatutto o un frullatore ad immersione, e trasferiamo il contenuto in una pentola. Aggiungiamo lo zucchero di canna e il rhum, e mescoliamo bene. Mettiamo in ammollo un foglio e mezzo di gelatina. Poniamo la pentola sul fuoco, e sempre mescolando riscaldiamo il tutto. Non deve bollire, ma diventare caldo. A questo punto allontaniamo la crema dal fuoco, aggiungiamo la colla di pesce e mescoliamo. Inumidiamo i lati degli stampini con del rhum, e versiamo la crema sul fondo. Poniamo in frigo a rassodare per un'oretta circa.
Prepariamo adesso la ganache. Versiamo 250 ml di panna in un pentolino, e portiamo a bollore. Aggiungiamo il cioccolato fondente, precedentemente tritato con un coltello, e togliamo la pentola dal fuoco. Mescoliamo con una frusta, finchè il cioccolato non si sia perfettamente amalgamato alla panna. A questo punto lasciamo intiepidire, e con l'aiuto di un cucchiaio riempiamo gli stampi. Mettiamo di nuovo in frigo, e accertiamoci che la ganache si sia ben solidificata prima di procedere (anche qui, ci vorrà circa un'oretta).
Completiamo il dolce con l'ultimo strato. In una pentola versiamo la restante panna e il latte, lo zucchero semolato e la bacca di vaniglia dopo averla incisa, prelevandone i semini che lasceremo cadere nel composto. Mettiamo i fogli di gelatina ammollo, nell'acqua fredda, e poniamo la pentola sul fuoco. Il fuoco dev'essere dolce, e dobbiamo proseguire la cottura finchè il composto non arriva al bollore. A questo punto travasiamo il latte in una ciotola, filtrandolo per eliminare la bacca di vaniglia. Strizziamo la gelatina, e aggiungiamola al latte, mescolando bene per farla amalgamare. A questo punto occorre una certa delicatezza: attendere che il latte si raffreddi (non troppo altrimenti solidifica) e con un cucchiaio riempire con delicatezza gli stampini. Se il latte è troppo caldo andrà a sciogliere il cioccolato sottostante. Far riposare in frigo per almeno tre ore.
Suggerimenti: Per servire la monoporzione vi basterà immergerla per qualche minuto in acqua calda fino a metà coppetta, avendo cura prima di capovolgerla di staccare i bordi passando la punta affilata di un coltello lungo il perimetro del dolce.
Manca poco a Natale. Dunque ho pensato, nei prossimi post, di lasciarvi qualche idea per alcuni regali natalizi che potrete realizzare direttamente con le vostre mani. Non soltanto mangerecci.
Buona merenda a tutti, data l'ora, e a presto
- Noemi -
Suggerimenti: Per servire la monoporzione vi basterà immergerla per qualche minuto in acqua calda fino a metà coppetta, avendo cura prima di capovolgerla di staccare i bordi passando la punta affilata di un coltello lungo il perimetro del dolce.
Manca poco a Natale. Dunque ho pensato, nei prossimi post, di lasciarvi qualche idea per alcuni regali natalizi che potrete realizzare direttamente con le vostre mani. Non soltanto mangerecci.
Buona merenda a tutti, data l'ora, e a presto
- Noemi -