mercoledì 14 agosto 2013

Di un viaggio in Trentino (e dei suoi meravigliosi sapori)

Veduta da Vigo Lomaso



Sono tornata dalle mie vacanze fuori porta, e devo ammettere che una volta tanto oltre ad essermi divertita mi sono anche rigenerata. Ho lasciato a casa pensieri, impegni e preoccupazioni...ed ho pensato solo a godermi i posti, le persone,  i cibi che incontravo. Quattro giorni in Trentino, e quattro giorni a Roma. Ma mentre questa era ormai la mia terza volta nella Capitale, che riesce a non stancarmi mai, il Trentino era del tutto nuovo ai miei occhi ed è stato, senza ombra di dubbio, una vera e propria scoperta! Calorosa la gente, molto ospitale, splendidi i luoghi. E splendido anche il modo in cui la gente del posto se ne prende cura, mantenendoli incontaminati e tutelandoli, vivendoli come risorsa da preservare e non in maniera passiva, distratta.

Lago di Tenno

Parlando, invece, di gastronomia...che dire?! Anche qui, questa regione si è dimostrata una vera e propria scoperta per il palato. A partire dalla Carne Salada, caratteristico salume salmistrato del posto che può essere gustato sia a crudo (in una specie di carpaccio, per intenderci) che cotto ai ferri, servito con una spolverata sottile. Personalmente lo preferisco a crudo, perchè si scioglie in bocca regalando un bouquet di profumi e aromi che, inevitabilmente, in cottura non è possibile assaporare.

Tagliere di salumi, formaggi e crauti

Sempre parlando di salumi ho avuto modo di apprezzare anche il lardo (tagliato sottilissimo e servito su piccole bruschette di pane), il salame con noci intere dentro l'impasto, e lo speck (dolcissimo e dall'affumicatura particolarmente delicata) accompagnati con formaggi locali e gli immancabili crauti. Questi ultimi si ottengono tagliando sottilmente il cavolo cappuccio, e mettendo a macerare in un recipiente la julienne ottenuta assieme a del sale. Fermentando, e tenuti ben pressati all'interno del recipiente, acquisiscono un sapore intenso, deciso e aspro che ben si sposa alla dolcezza dei salumi, in un equilibrio di sapori armonioso e, sopratutto, godurioso.

Canederli 

Tra i primi, invece, indubbiamente i miei preferiti sono stati i Canederli. Ad una prima occhiata sembrano polpette, ma qui in realtà sono servite come primo piatto. Si impastano assieme pane raffermo, latte, uova e pezzi di salume di vario genere (speck, ad esempio,o pancetta). Una volta ottenute vanno cotte nel brodo e servite assieme a quest'ultimo oppure (e questa è la variante che abbiamo provate noi) mantecate nel burro e condite con abbondante parmigiano. Divine.

Orzotto ai funghi - Spaghetti panna & speck

Molto utilizzati sono anche i cereali, sia all'interno della polenta (che non è fatta solo con la farina di mais ma spesso viene arricchita da altre farine quali per esempio quella di grano saraceno) che da soli come in foto. L'orzotto che abbiamo gustato era ai funghi. Cremoso, saporito, sicuramente diverso dal classico risotto. Per non farci mancare proprio niente c'è stato anche un assaggio di pennette con speck e panna. Inutile dire che gli ingredienti locali hanno reso il "semplice" piatto un vero e proprio spettacolo per i sensi.

Polenta & Spiedo

Parlando di polenta, invece, nulla a che vedere con quella mangiata sin'ora in questi ultimi 25 anni di vita. Cremosa, morbida, saporita e, come potete vedere in foto, servita da uno spiedo di carni miste aromatizzate con foglie di salvia. In una ciotola a parte servivano l'olio di cottura della carne, che potevi versare direttamente sullo spiedo o al di sopra della polenta, per condirla.

Piatto "Padaveno" - Polenta con crauti, Goulash, Canederlo e Wurstel, Arrosto di cervo


E una bella fetta di polenta, ai ferri però, ce l'hanno servita anche presso la birreria Pedavena a Trento. Locale  storico nel cuora della città, con tanto di propria distilleria interna , offre questo ricco e abbondante piatto della casa anche in estate. E questo comprende anche una generosa porzione di crauti, il Goulash (spezzatino di origine austroungherese a base di manzo), un Canederlo grosso quanto un'arancia, un Wurstel di quelli artigianali ed, infine, un bel pezzo di arrosto di cervo. Inutile dire che, a fine pasto, sentivo chiaramente che il mio stomaco non avrebbe retto oltre. Fortuna che c'era la birra scura, ad aiutarmi a mandar giù, e sul finire anche una deliziosa grappa alla pesca.

Birra rossa e Birra scura della casa, rigorosamente alla spina


Potevano mancare all'appello i dolci? Ovviamente no. Oltre alle deliziose torte che la nostra padrona di casa, Ilaria,  aveva la bontà di prepararci ogni mattino (con sommo gaudio di tutti) non potevo farmi mancare due dei dolci più "tipici" del posto. Innanzitutto lo strudel di mele, quello tradizionale. Uno scrigno di pasta sfoglia contenente sottili fettine di mele aromatizzate con la cannella, briciole di biscotto, uvetta, e accompagnato con un ciuffo abbondante di cremosa panna, una spolverata  di zucchero a melo e qualche goccia di topping al caramello.

Strudel di mele

Ed infine un tiramisù ma...alle patate! Patate che sono uno dei tanti prodotti locali e che vengono utilizzate spesso anche nei dolci. In questo caso sono cotte, ridotte a crema, mescolate alla ricotta e servite in un semifreddo compatto, che racchiude all'interno uno strato di biscotti inzuppati al caffè. Anche qui una spolveratina di zucchero a velo e un delizioso topping ai frutti di bosco per completare il piatto che risulta fresco, delicato e leggero.

Tiramisù alle patate


Sono state giornate intense, faticose a volte, ma incredibili. Non importa se la bilancia segna, inesorabilmente, qualche tacca in più rispetto alla partenza. Ho goduto di ogni momento, ogni morso, ogni istante passato in compagnia delle splendide persone che ci hanno ospitato, dei miei compagni di viaggio, dei nuovi incontrati strada facendo. Ammetto di aver provato una lieve malinconia, nel lasciare quei posti. Lieve, perchè l'entusiasmo e la soddisfazione per l'esperienza vissuta erano tali da tenere ben lontani ogni forma di malumore.
E poi, chissà...non è detto che non vi ritorni. Magari in inverno.
A presto

- Noemi -

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