giovedì 24 novembre 2011

Un pensiero per Messina, un pensiero per Catanzaro

Oggi avrei dovuto postare le foto dei bellissimi Candy vinti in questi giorni. Purtroppo il cielo continua ad essere grigio e le foto, per quanto provi, riescono scure  e poco gradevoli. Per cui, momentaneamente, mi limito a ringraziare sia Sognatriceabordo che Rosy. Grazie, nuovamente, per questi splendidi premi, nei prossimi giorni vi farò onore com'è giusto che meritiate.
Niente creazoni per oggi ,dunque, ma solo il tempo e lo spazio di una riflessione che lascia un sapore vagamente amaro in bocca.
Messina e Catanzaro, due città fortemente legate alla mia, sommerse dall'acqua, dal fango e dai detriti.
Ciò che è accaduto a Genova non è servito come monito per noi, le opportune misure cautelari non sono state prese e il prezzo da pagare ammonta a 5 vite umane e svariati milioni di anni.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso, dice una famosa massima, e il nostro male è un circolo vizioso di incuria, corruzione, abusivismo, abbandono, qualunquismo e superficialità che non ci consente di provvedere adeguatamente alla tutela del nostro territorio e dunque alla salvaguardia della nostra persona.

Ma se è vero che questi danni potevano essere evitati è anche vero che è nelle tragedie che si misura la grandezza di una Nazione e nel modo in cui essa affronta le problematiche che si sviluppano al suo interno.  Mi chiedo, dunque, perchè alla tragedia di Messina e Catanzaro i media hanno risposto con malcelata indifferenza, producendo scarni trafiletti da infilare tra il caso di Avetrana e i Bond tedeschi.
 Perchè gli aiuti si sono mossi in ritardo e a rilento, perchè tutta l'Italia non si è indignata e mobilitata come per i fatti di Genova.
Siamo figli della stessa Patria o, come si dice dalle mie parti, "figghi i buttana"?
Le nostre vite, i nostri sogni spezzati, le imprese rovinate, le famiglie disperate, valgono meno solo perchè geograficamente più a sud rispetto al resto d'Italia?

Non ho risposte a queste domande perchè tutte le possibili risposte sono semplici esercizi retorici che a nulla portano se non a farmi pensare, sempre più intensamente, che l'Italia cosi come l'hanno pensata Cavour e Mazzini non esiste.
Dov'è l'unità? Dov'è la solidarietà? Dov'è l'aiuto?Nell'indifferenza della stampa? Nel titolo di quel gruppo facebook, fortunatamente ora chiuso, "Dopo l'alluvione speriamo nell'Etna per farvi sparire tutti"?

Se questa è l'Italia per cui si è combattutto, se il concetto di unione non abbraccia quello di uguaglianza, se non si farà ancora nulla per Messina e per Catanzaro allora mi vergogno, profondamente, di essere italiana.

Vi prego dunque, ognuno nel suo piccolo, di smentire le mie parole facendo un azione concreta. Non dico di donare soldi nè viveri, basta anche un pò di pubblicità sui vostri Blog/Pagine/Siti. Personalmente, sono stufa di questa situazione!

- Noemi-

3 commenti:

  1. Hai ragione Noemi. Ci pensavo proprio anch'io in questi giorni... "ma questi italiani sono di serie B che non vengono nominati dai mass media"? Forse le Cinque Terre, la Liguria, la Toscana sono più "belle" paesaggisticamente parlando ... e lo scempio della natura ha fatto più impressione? Ma le vite umane??? che tristezza

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  2. Al tg han detto che da domani sarà attivo un numero per mandare sms di aiuto.. un piccolo gesto da parte nostra è doveroso! Hanno veramente bisogno d'aiuto!

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  3. Grazie per le tue riflessioni...Ciao

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