domenica 24 febbraio 2013

Il Dolce della Domenica: Dolcetti al cocco e limone per una prof indimenticabile




Ci sono persone che lasciano, che tu lo voglia o meno, un segno decisamente profondo nella tua vita. Gli insegnanti, nel bene o nel male, appartengono a questa categoria. Trascorrono con noi gran parte della loro giornata, mese dopo mese, anno dopo anno. Alcuni si limitano a fare il loro lavoro, asetticamente, badando che alle nozioni seguano altre nozioni e basta. Altri ancora sviluppano una sorta di strano sadismo, verso l'intera classe o solo per alcuni membri della stessa, perseguitandoli e rendendo odiosa non solo la loro figura quanto la loro stessa persona. E poi...capita anche che alcuni, rari come mosche bianche, siano tutt'altra cosa. Vuoi perchè amano il loro lavoro, la loro materia, il confronto con menti più giovani e decisamente ignoranti, costoro ci mettono passione.  Le lezioni, in questi casi, vanno oltre il programma ministeriale e il rapporto che si viene a creare tra alunni e insegnante supera la durata del corso di studi, la stima rimane inossidabile nel tempo e l'affetto creatosi non conosce scadenze, semmai matura. La Prof. Natalia ha incarnato ed incarna ancora, per me, tutto questo. Elegante, persino quando si arrabbiava, ricordo ancora com'era vestita il primo giorno di lezione assieme, il primo sorriso, la prima battuta che mi ha rivolto. Il suo metodo non era tanto quello di spiegarci il passo della Divina Commedia piuttosto che la regoletta in latino, quanto quello di fare zapping tra argomenti di diversa natura, seguendo un filo logico a cui tutti, anche i meno preparati, potevano facilmente aggrapparsi. Ogni lezione era un'avventura diversa, una storia diversa...e noi miracolosamente eravamo un pò meno ignoranti di prima, e un pò più entusiasti. Il fatto che fosse esigente, molto esigente, e all'occorrenza anche severa non ce la faceva amare di meno. Forse perchè lei, da sempre, ci insegnava anche altro. L'amore per la bellezza, per la conoscenza, per la vita. Sono passati sei anni dal mio diploma, e solo a scriverlo mi sembra un'eternità. Nonostante il tempo continui, inesorabilmente, a sfuggirmi dalle dita capita che mi ricordi di andarla a trovare assieme a qualche altra mia compagna di classe dell'epoca. E l'ultima volta, in dono, ho portato questi. Semplicissimi da realizzare, uno tira l'altro neanche fossero ciliegie. Al di la delle regole del galateo, che prevede di portare qualcosa  a chi si va in visita, lo faccio perchè con lei mi sento sempre in debito, in difetto.
Forse perchè mi ha dato tanto, in quei tre anni assieme, forse perchè se non avesse insistito non mi sarei iscritta a Giurisprudenza, non avrei conosciuto il mio migliore amico, e tante meravigliose persone, non sarei dove sono ora nè come sono ora.
Forse. O forse perchè a certa gente, viene spontaneo dire sempre, sentitamente: Grazie!

Ingredienti


  • 250 gr di farina 00
  • 2 uova
  • 100 gr di farina di cocco
  • 150 gr di zucchero
  • 125 gr di burro
  • 50 gr di mandorle tritate finissime 
  • la scorza grattuggiata di un limone
  • 2 cucchiaini di liquore al limoncello 


Per decorare

  • albume
  • cocco rapè q.b







Procedimento

Impastiamo, come per la frolla, lo zucchero, il burro, le uova, le farine, le mandorle e il liquore. Non occorre lavorare molto l'impasto ed una volta amalgamati tutti gli ingredienti il panetto va avvolto nella pellicola e lasciato riposare in frigo per un'ora. Una volta trascorso il tempo previsto ricaviamo delle piccole palline grosse quanto una noce e diamo loro la forma di una polpetta. Passiamole nell'albume e poi rotoliamole nel cocco rapè per ricoprirle. Disponiamole ben distanziate su una placca ricoperta di carta forno e informiamo a 180° per 15 minuti a forno statico. Quando saranno dorati sforniamoli e mettiamoli a raffreddare su una gratella per dolci.



Piccole note

  • La ricetta l'ho presa dal mensile "Più Dolci" di Settembre 2010
  • Il sentore del limone è piuttosto leggero. Nel caso preferiste un gusto più deciso aggiungete più scorza grattugiata
  • Per ricoprire più facilmente e omogeneamente le palline mettete il cocco in un piatto fondo, disponete all'interno poche palline alle volta  e scuotete il piatto con un movimento rotatorio. Le palline, rotolando, si ricopriranno perfettamente di cocco e voi non vi sporcherete le dita. Non troppo.

Buona Domenica a tutti voi
- Noemi -

1 commento:

  1. Parole bellissime che lasciano un segno indelebile nel mio cuore. Grazie per la tua continua presenza accanto a me. Natalia

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